7 Giugno 2017
La prima frana nel 2013, da allora un’Odissea; e i lavori sono ancora fermi per il nido di un uccello. Appello del sindacato alle Istituzioni: oltre al servizio per studenti e pendolari, a rischio posti di lavoro.
COMUNICATO STAMPA
Istituzioni locali e regionali intervengano per rimuovere tutti gli ostacoli e ripristinare il servizio almeno con la riapertura delle scuole a settembre 2017. E’ l’appello lanciato dalla Fit Toscana, il sindacato dei trasporti della Cisl, sull’incredibile vicenda della linea ferroviaria Siena-Grosseto che ora, denuncia la Fit, rischia di costare non solo disagi ai cittadini, ma anche posti di lavoro.
“Quella della ferrovia Siena-Grosseto – dicono i segretari della Toscana e di Siena della Fit, Stefano Boni e Pierluigi Ballerini – è davvero una storia infinita, iniziata nell’ottobre 2013, con l’interruzione del servizio a causa di una frana; interruzione protrattasi fino ad oggi con periodi alterni di ripristino del servizio. Non c’è stata pace per i tanti cittadini che utilizzano il treno per andare al lavoro e per i ragazzi che si recano a scuola e che ad oggi non hanno nessuna prospettiva certa in merito alla rimessa in servizio della linea ferroviaria.”
“La Siena-Grosseto pare dimenticata da tutti, quando si tratta di una linea che serve centri abitati importati (a fronte tra l’altro di una viabilità stradale con deficit di sicurezza e di velocità) e che rappresenta anche un’opportunità per il turismo, perché molto suggestiva attraversando un paesaggio da cartolina.”
Il calendario dei fatti:
“La Fit-Cisl – concludono Boni e Ballerini – esprime forte preoccupazione, perché se la chiusura diventasse definitiva, si metterebbero a rischio numerosi posti di lavoro, in particolare quelli di Rfi manutenzione (10 persone) e di Trenitalia macchina e bordo (circa 16 treni giornalieri), nonché quelli dell’officina di Siena (14 persone) con pesanti disagi e trasferimento di personale. Senza contare i disagi, a quel punto permanenti, per studenti e pendolari. Per questo la Fit chiede la riapertura della linea prima possibile e chiede alle Istituzioni di passare dalle parole ai fatti, perché il Paese e i cittadini toscani hanno bisogno di certezze, di futuro, di trasporto pubblico efficiente e puntuale.”
Firenze, 7 Giugno 2017