20 Aprile 2022
FIRENZE
(ANSA) – FIRENZE, 20 APRILE 2022 –
La mediazione “trovata per il prolungamento della linea 2 della tramvia fiorentina verso Sesto Fiorentino, toccando solo marginalmente il polo universitario ed escludendo la possibilità di collegare l’area di Osmannoro, evidenzia una scelta miope senza una visione d’insieme, che dimostra la mancanza di un progetto complessivo della Città Metropolitana e del suo futuro”. E’ il giudizio della Fit-Cisl Toscana, che torna a criticare le scelte adottate e le modalità adottate per compierle, sulla rete tramviaria e sulla mobilità fiorentina. “Si va avanti a pezzi – prosegue la sigla della Cisl -, improvvisando, si viaggia a vista a seconda delle richieste dei vari centri di potere, scelta che in prospettiva nuocerà allo sviluppo e al lavoro di questa importante area. Migliaia di lavoratori e di clienti che giornalmente continueranno ad avere grandi difficoltà a raggiungere il proprio posto di lavoro o a muoversi per fare acquisti”.
“Con questa mediazione, dettata probabilmente anche dal timore di perdere gli stanziamenti e per questo forse un po’ frettolosa, l’area del Polo Universitario, contrariamente a quanto prima previsto, sarà servita in maniera limitata, con una staffa tranviaria che arriverà davanti alla cappella della Madonna del Piano, per poi, con una curva ad U, ripartire alla volta del centro di Sesto. I rimanenti collegamenti interni al Polo verranno assicurati da un futuro sistema di bussini e dalla mobilità ciclistica o pedonale”.
“Ma c’è un altro più grave e preoccupante aspetto – afferma la Fit-Cisl – con la scelta di cambiare il percorso originario, tramonta definitivamente la possibilità che il sistema di tramvie possa completarsi e servire il polo commerciale, industriale e alberghiero di Osmannoro. Con la soluzione scelta, infatti, non si potrà più unire ad anello il prolungamento della linea 2 per Sesto Fiorentino con la futura linea per Cambi Bisenzio che passerebbe per l’appunto da Osmannoro”.