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Trasporti/Occupazione in Toscana, pensare al futuro nonostante il Covid

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Comunicati Stampa / Trasporti/Occupazione in Toscana, pensare al futuro nonostante il Covid
Comunicati Stampa - Trasporti/Occupazione in Toscana, pensare al futuro nonostante il Covid

28 Dicembre 2020

Si riparte in salita nel ripensare al futuro dei Trasporti nella Regione Toscana?

Certo lo scenario economico dovuto alla pandemia impone che realismo e concretezza accompagnino la nostra progettualità ma è importante non perdere di vista gli obiettivi prefissati, meglio essere pronti ad attualizzare modalità e iter e cogliere le opportunità che, anche nei periodi di crisi, vengono a crearsi.

Sono diversi i piani sui quali intervenire, così come molteplici sono le criticità e le cause scatenanti; occorre accelerare i tempi. La situazione pre-Covid in Toscana, segnava   uno ritardo decennale per quanto riguarda le infrastrutture da realizzare, gli investimenti in nuova tecnologia, nel digitale, in opere e progetti che rappresentano un elemento precompetitivo fondamentale.

La Fit Toscana negli anni ha incalzato la Politica e le Parti datoriali, suggerendo priorità e strategie, favorendo cabine di regia e siglando accordi sempre incentrati sulla tutela dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori e sullo sviluppo.

Non si riparte dunque da zero, si riparte dal “Patto per lo sviluppo della Toscana” di luglio 2019 aggiornato ad inizio 2020, siglato da ben 19 soggetti sociali tra mondo dell’imprenditoria, dei sindacati Cgil Cisl Uil Toscana, del commercio, delle cooperative.  Otto i miliardi di investimenti che saranno impiegati per rilanciare le infrastrutture, l’economia, il lavoro e la buona occupazione. Secondo le stime dell’Irpet, se questo progetto andrà a buon fine, contribuirà a creare 110.000 nuovi posti di lavoro in cinque anni, con una media di 20.000 occupati in più all’anno.

Di seguito citiamo alcune linee di indirizzo condivise nel “Patto per lo sviluppo della Toscana”:

Le grandi opere infrastrutturali sulle quali è confluito l’accordo sono: il Corridoio Tirrenico – le terze corsie autostradali lungo la A1 e la A11,  la ‘due mari tra Grosseto e Fano, la realizzazione della ss398 tra il Porto di Piombino ed il raccordo con la strada di grande comunicazione  SS 1 Aurelia nei pressi di Venturina, gli Assi viari di Lucca, l’adeguamento della ss67 Tosco-romagnola e le arterie viarie di grande scorrimento, il sottoattraversamento AV di Firenze e la stazione Foster, il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca, il tratto fra Empoli-Granaiolo sulla linea per Siena (compresa l’elettrificazione), realizzazione a Livorno della Darsena Europa e dei collegamenti ferroviari diretti tra Porto ed interporto, gli investimenti nel porto di Piombino (piattaforma di smantellamento e refitting navale), nel porto di Marina di Carrara (progetto Waterfront), gli interventi di potenziamento per gli aeroporti di Firenze e Pisa, e vari altri interventi sulla viabilità. Naturalmente non basta; bisogna accompagnare questi interventi anche con altri provvedimenti tipo:

Investire sui Giovani e sulla buona occupazione, attraverso il coinvolgimento delle imprese sul lavoro di filiera, incentivando una staffetta generazionale attraverso sgravi fiscali, incentivi da finanziare anche attraverso risorse del Fondo Sociale Europeo;

Investire sull’Industria 4.0, incentivando idee e progetti per creare nuovi stimoli affinché l’innovazione, le nuove tecnologie, il digitale, siano un’opportunità di crescita attraverso il Fondo Sociale Europeo oppure con bandi di premialità attingendo dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale;

Investire e sviluppare nell’Economia Circolare, attraverso il sostegno alle imprese per la chiusura delle filiere produttive, i cui scarti, opportunamente lavorati, diventino prodotti da rimettere sul mercato, più raccolta differenziata e meno rifiuti da destinare alla discarica. Incentivare la raccolta differenziata domestica anche facendo sconti sulle   tariffe in modo che il conferimento in discarica o nel termovalorizzatore sia una percentuale residua;

Prestiti più facili attraverso un patto con le istituzioni regionali e le banche, diffuso sul territorio, capace di rispondere in tempi immediati e certi alle richieste delle imprese. Creare un fondo di garanzia per rispondere alle richieste delle imprese che, pur presentando elementi di solvibilità e credibilità, in condizioni normali non troverebbero risposte nel sistema creditizio.

Il futuro poi passa dai trasporti che devono essere la spina dorsale dello sviluppo partendo da un nuovo sistema di trasporto delle merci mettendo al centro gli interporti in particolare quello di Gonfienti di Prato e quello di Guasticce di Livorno per poi trasportare le merci a destinazione (ultimo miglio) attraverso mezzi ecologici e poco inquinanti. Rilanciare il sistema del Tpl (ferro e gomma) con ingenti investimenti sia per ammodernare la flotta dei mezzi sia per potenziare le officine di riparazione; dopodiché elaborare  un progetto reale di intermodalità avendo il coraggio di scegliere il mezzo più funzionale e efficiente per quel servizio, creando una rete di parcheggi scambiatori attrezzati, dove il cittadino viene messo al centro della mobilità, anche attraverso le nuove tecnologie, le app, e altri dispositivi dove possa scegliere il percorso e il mezzo pubblico più idoneo rispetto ai sui bisogni.

Insomma puntare su innovazione tecnologica, su legalità/trasparenza, certezza/tempi del diritto, riduzione/efficientamento della burocrazia, sostenibilità economica e sociale nelle scelte, capacità di decidere su progetti a lungo termine. Tutto ciò non porterà un consenso nell’immediato, ma sono interventi assolutamente indispensabili per il bene della collettività.

Il futuro passa da qui e la sfida è ottenere tutto questo, rispettando le risorse umane, la dignità del lavoro e dei lavoratori e l’ambiente, patrimonio da valorizzare e salvaguardare per le prossime generazioni.

 

Segreteria Regionale 

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